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Le dieci location del Marchese del Grillo

Alla scoperta delle location originali dove è stato girato "Il Marchese del Grillo". Il film firmato nel 1981 da Mario Monicelli mostra i luoghi rurali del cinema italiano

Acquedotto ClaudioDall' Acquedotto Claudio alla chiesa di San Bonaventura, dal lago di Bracciano al teatro sociale ad Amelia, nei pressi Terni. Ecco i diversi luoghi dove ha preso vita Onofrio Del Grillo, personaggio interpretato da Alberto Sordi nel "Marchese del Grillo". 

Alla ricerca dei luoghi
Ambientato nel 1809 sotto il pontificato di Papa Pio VII, la pellicola diretta da Mario Monicelli ha riportato in primo piano diversi luoghi dell'ambiente laziale e non solo. Oggi quello che è popolarissimo parco degli acquedotti, meglio conosciuto come l'acquedotto Claudio è uno dei luoghi che maggiormente si notano nel film. Di grande bellezza è la chiesa di San Bonaventura, che si trova nel rione Campitelli a Roma e che compare nella parte iniziale del film. La casa dei Cavalieri di Rosi a Roma, uno degli esterni più belli della pellicola. Non manca la bellezza dei casali, come quello della Civita nelle campagne di Tarquinia ( Viterbo), dove il marchese con il suo fare goliardico s'intrattiene con degli amici francesi. Un altro posto notevole scelto da Monicelli è Villa Grazioli a Grottafferrata, in questo spazio il regista toscano scelse di girare la scena del lancio delle monete bollenti ai mendicanti. Il casolare di via delle Pietresche a Manziana sui monti Sabatini è il secondo casale che compare nel film. L'ultimo paesaggio presente che contribuisce alla bellezza del film è il lago di Vico, dove il marchese incontra l'esercito francese.

Non solo il Lazio
All'interno del film compaiono altri luoghi che sono punto cardine delle vicende, ma che non fanno parte della regione di appartenenza del marchese del Grillo. Come la scelta della residenza del marchese, il luogo scelto in questo caso è il palazzo Pfanner a Lucca, struttura nobiliare che risale al XVII. Altra cittadina che compare nel film è Terni. Il luogo di ripresa è il teatro sociale ad Amelia dove si esibiva Olimpia, una delle amanti del marchese.

Gli stessi luoghi per altri film
Il cinema Italiano, soprattuto se si considerano i decenni tra gli anni '60 e '90, si è reso protagonista di una grande rivalutazione del territorio, andando a scovare posti che hanno risaltato le caratteristiche naturali dell'Italia. Diverse volte si sono proposte le stesse location per diversi film. "Il Marchese del Grillo" ne è un altro esempio. I monti Sabatini di origine vulcanica, luogo dove il marchese rincorre Olimpia ritornata in Francia è un paesaggio che è stato utilizzato diverse volte per la realizzazione di film. Un altro luogo più volte utilizzato dallo stesso Monicelli è stato il già citato lago di Vico, che conferisce il nome all' ononima riserva naturale che si trova nei pressi di Viterbo e dove il regista toscano scelse di girarare alcune scene del famigerato film "L'armata Brancaleone". Per concludere sempre presenti per il fascino delle sue caratterizzazioni, sono i vicoli trasteverini che rendono ben chiara l'ambientazione storica e la struttura sociale che caratterizzava l'epoca che il film propone.

Fonte: romatoday.it

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