Johnny Stecchino: le location del film di Roberto Benigni
Dove è stato girato Johnny Stecchino, film diretto e interpretato da Roberto Benigni? Da Cesena a Catania, ecco il viaggio che Dante vive per tutta l'Italia.
Dante trasporta sul suo scuolabus dei ragazzi disabili e con loro dimostra tutti i giorni di essere una persona impeccabile: unico neo è quella piccola frode assicurativa dovuta a un incontrollabile tremore della mano. A sua insaputa, però, il giovane autista viene identificato da Johnny Stecchino, un pericoloso pentito mafioso ricercato dai suoi ex colleghi: i due infatti sono praticamente identici e bastano poche accortezze per far credere ai sicari che Dante sia in realtà Johnny sotto mentite spoglie. Dal canto suo, il nostro eroe crede che la guardia di finanza sia sulle sue tracce per il suo falso tic, o forse per il suo vizietto di rubare le banane dai fruttivendoli che incontra per strada…
Johnny Stecchino è uno dei film più iconici della regia di Roberto Benigni, che ripropone qui la coppia consolidata formata insieme alla moglie Nicoletta Braschi e anche la doppia veste di regista e attore protagonista che gli permette di creare una visione unica rispetto alla narrazione del film. In questo caso però ad arricchire il racconto c’è una sorta di viaggio lungo la penisola, che spazia dalla riviera romagnola fino alla Sicilia, immancabile sfondo delle storie e delle vendette di mafia.
Si svolge infatti tra Rimini e Cesena tutta la parte del film incentrata su Dante nella sua quotidianità: il suo lavoro, la sua routine con i ragazzi disabili e persino il suo primo incontro con Maria. La scuola dei ragazzi disabili è infatti a Cesena, in via Certaldo, in una reale scuola sita proprio in quella strada, mentre parte del corteggiamento tra Maria e Dante si svolge intorno (e all’interno) del Grand Hotel di Rimini, in piazzale Federico Fellini. L’imponente albergo di Rimini è la location in cui il protagonista pedina la moglie del mafioso che, a sua volta, attira Dante con la sua malìa.
La casa del personaggio interpretato da Roberto Benigni si trova a Cesena, in via della Valle, con la sua caratteristica terrazza rotonda che diventa un’occasione per dare visibilità a quell’architettura italiana, geometrica e amante del cemento, del boom economico, che ha visto proliferare numerosi esempi proprio sul litorale romagnolo. In questo senso, la scelta delle scenografie urbane di un certo taglio (quello da villeggiatura estiva da un lato e quello urbano siciliano dall’altro) offrono la possibilità di effettuare un volo radente su una sezione della diversità culturale e sociale italiana.
Per ogni banana rubata in via Viareggio a Cesena ce n’è un altro che verrà privato dei suoi frutti in Sicilia: topico è il furto della banana in un negozio di Mazzeo, frazione di Taormina, che fa scaturire un grande scompiglio per le strade. Tra le mille strade siciliane rappresentate si riconoscono le città di Palermo, Catania e Messina: proprio di quest’ultima città si vedono i dintorni, che si spingono fino a Giardini Naxos e Letojanni; la grande festa di gala si tiene a Villa Malfitano Whitaker a Palermo, mentre in un’altra villa siciliana, villa Spedaletto a Bagheria (Palermo), Johnny Stecchino si rifugia per nascondersi da chi lo sta ricercando per ucciderlo.
Una delle scene più iconiche di Johnny Stecchino si tiene all’interno del Teatro Massimo Vincenzo Bellini a Catania, quando durante lo spettacolo si crea un gran trambusto dovuto all’equivoco che Dante riconosce, ancora una volta, nel suo innocente furto della banana. Così, viaggiando tra luoghi imponenti e architettura urbana, Roberto Benigni offre uno scorcio veritiero e variegato della società italiana della bassa borghesia, di quella fascia sociale che costituisce gran parte della società italiana.
Fonte: cinematographe.it
- Visite: 3054