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Basilicata film to film. Dai fasti di Pasolini ai kolossal cinesi

07 Ottobre 2014

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La regione più dimenticata d'Italia rialza la testa e, sul grande schermo, diventa la (bellissima) protagonista di molti set cinematografici. 50 anni dopo "Il Vangelo secondo Matteo", ricordando anche "The Passion" di Mel Gibson, ambientati tra i sassi di Matera, e dopo il recente "Basilicata Coast to Coast", un panorama in 4D

set in basilicataLa Basilicata è un immenso set cinematografico a cielo aperto. Che vede, in questo momento, un inaspettato fiorire di produzioni. Quello che la rende diversa e interessante rispetto ad altre regioni che da anni vantano location riconoscibili dal grande pubblico - solo per citare la Puglia o il Piemonte o il Friuli e, ovviamente, Roma - è che in Basilicata si sta verificando un'esplosione, una vera e propria concentrazione di film. Che, nei prossimi mesi, faranno rimbalzare nelle sale i suoi paesi arroccati, le sue terre brulle, il suo mare. Breve elenco per capire: a Matera, in questo momento, gli americani stanno girando un nuovo film biblico. Nel cinquantenario del Vangelo di Pasolini e sull'onda mai sopita di The Passion di Mel Gibson, la corposa troupe guidata dal regista Cyrus Nowrasteh occupa i sassi con Christ the Lord tratto dal romanzo di Anne Rice (autrice tra l'altro di Intervista con il vampiro) che narra l'infanzia di Gesù. Tra i produttori anche Chris Columbus, quello del maghetto Harry Potter.
Quanto i sassi e la figura del Cristo siano ormai inseparabili, quanto Matera e Gerusalemme siano tra realtà e finzione, due facce della stessa medaglia, lo si capisce solo sbirciando i set allestiti in questi giorni. Dove centurioni romani si mescolano ad anziani lucani i cui volti fanno qualcosa di più di una comparsa. Come ben sapeva Paolini che li scelse per il suo Vangelo secondo Matteo. Dall'America alla Cina il passo è forzato più che breve. I cinesi hanno appena terminato le riprese, sempre a Matera, di Let's Get Married lungometraggio in uscita il prossimo 14 febbraio in tremila (!) sale della Repubblica popolare. È dell'altro giorno la notizia che il set-Basilicata ha ben due film in concorso al festival internazionale del cinema di Roma. Biagio di Pasquale Scimeca storia di un missionario palermitano e Tre tocchi di Marco Risi, film a budget ridottissimo, in cui compaiono cammei di Paolo Sorrentino, Luca Argentero, Valentina Lodovini solo per citarne alcuni.
Ma torniamo alle grandi produzioni internazionali. "Sin dai tempi di The Passion - spiega Paride Leporace, direttore della Lucana film Commission - quando il produttore esecutivo Enzo Sisti si impegnò moltissimo per portare Gibson a Matera, si è creato un rapporto solido tra cinema e territorio lucano. Non è un caso che in questo momento si stia studiano il dossier di Ben Hur, il remake". La storia è più o meno questa: la Mgm vuole rilanciare il grande kolossal interpretato nel 1959 da Charlton Heston. C'è già la data di uscita nelle sale (26 febbraio 2016). Matera insieme a Cinecittà sono candidate a location italiane. Manco a dirlo. E a conferma di tanta attenzione verso una terra che, spiega sempre Leporace, "proprio per la sua varietà geografica e per le sue comunità di piccola dimensione che creano un legame speciale tra produzione e popolazione locale" offre moltissime opportunità, il Messico ha da poco concluso la realizzazione di una telenovela che sarà in tv il prossimo 20 ottobre. Si chiama Muchacha italiana viene a Casarse e, questa volta, lo scenario è il mare di Maratea, gioiello affacciato sul Mediterraneo, dove si è girato ad agosto. La telenovela (remake di una vecchia fiction di grande successo) verrà trasmessa in tutto il Sud America.
Paride Leporace, primo direttore della Lucana film commission di recente istituzione. In Basilicata si muove qualcosa.
"La Basilicata ha una storia di eccellenza per quanto riguarda il cinema: la sua filmografia vanta 50 pellicole di registi come Pasolini, Rosi, i fratelli Taviani, Gibson, Tornatore, Lizzani. Ciò detto è vero che, in questo ultimo anno, ci siamo dati molto da fare per trasformare quella che è un'attitudine in un'industria con un vero e proprio distretto".
Diceva delle attitudini...
"È una regione poco antropizzata, dove le relazioni sociali sono corte e la gente è aperta, disponibile a collaborare con le troupe. Oltre al fatto di avere scenari particolarmente vari. È perfetta non solo per il cinema, ma per gli spot, la tv, le serie".
Partiamo dal cinema. Perché tante produzioni in questo momento?
"Quando mi hanno chiamato alla direzione, un anno fa, abbiamo deciso subito di lanciare un'iniziativa con fondi comunitari chiamata Bando alla crisi. Circa tre milioni di finanziamenti europei da destinare a startup e produzioni cinematografiche. L'obiettivo era realizzare prodotti in Basilicata impiegando persone e risorse del luogo".
Risultato?
"Sono stati presentati 123 progetti, ne abbiamo selezionati 56. Tra questi anche produzioni di un certo livello come Cattleya o Fandango. La prima ha appena concluso La grande seduzione di Massimo Gaudioso (sceneggiatore di film come Gomorra e Benvenuti al Sud, ndr), è una commedia girata a Castelmezzano con Silvio Orlando e Fabio Volo. Fandango invece sta per girare tra i Sassi e Pisticci una pellicola con Stefano Accorsi. Ma c'è anche il nuovo film di Michelangelo Frammartino o quello di Martinelli".
Tutto questo significa indotto. Avete fatto qualche conto?
"Ci sono degli studi elaborati dalla Fondazione Mattei o dall'Apt. Sappiamo che The Passion ancora oggi produce i suoi effetti con 10-15 mila turisti americani che ogni anno sbarcano a Matera. E non è un caso che a Pasqua, nei sassi, vengano innalzate le tre croci che rimandano all'immaginario del film. Per ogni euro investito nel cinema se ne producono 12-13 nell'immediato. Basti pensare a una troupe di 60-70 persone che resta in loco per 4 settimane: mangia, beve, viaggia, dorme. E poi noi, quando si chiudono le produzioni, organizziamo feste, eventi, manifestazioni. Come nel caso de La grande seduzione. Era il compleanno di Silvio Orlando, abbiamo fatto una festa indimenticabile coinvolgendo tutto il paese. È un modo per fare comunità, oltre che indotto".
Recentemente ha partecipato a un'iniziativa inedita di promozione della Basilicata e delle sue aziende, un viaggio di tre giorni chiamato #restartsud che ha fatto tappa anche a Bernalda, il Paese natale di Francis Ford Coppola dove si è svolto un dibattito sul nuovo cinema digitalizzato.
"Vero, la Basilicata è anche questo. Innovazione dal punto di vista tecnologico. Quello che abbiamo visto a Bernalda è il futuro, gli effetti speciali all'ennesima potenza, il 4D creato qui da una azienda che collabora con il Politecnico di Torino".
Vorrei chiudere con Basilicata Coast to Coast di Rocco Papaleo, un inno alla sua terra...
"Un film che è un grande biglietto da visita per la regione. Non a caso lo abbiamo portato nelle sale a Parigi con grande successo e poi lo abbiamo presentato in Russia. Il film di Papaleo è la miglior pubblicità che la Basilicata possa fare a se stessa".

Fonte: Repubblica.it


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