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Nel centenario della tragedia del Titanic, visitiamo la sua gemella.

19 Dicembre 2012

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di Marta Soligo

The Queen MarySono passati 100 anni da quando nel 1912 (esattamente nella notte tra il 14 e 15 Aprile) il transatlantico Titanic si inabissò nelle freddissime acque del Nord Atlantico, ma proprio oggi (19 Dicembre) ricorre un'altra data particolare in quanto sono trascorsi esattamente 15 anni dall'uscita dell'omonimo film nel 1997.

Non c’è perciò da stupirsi se salendo a bordo della Queen Mary si prova la sensazione di essere in un luogo familiare. Si tratta infatti di quella che viene affettuosamente chiamata “la gemella del Titanic”, oggi ancorata a Long Beach, affascinante località balneare sulla costa californiana a circa 40 chilometri da Los Angeles. L’elegante transatlantico, inaugurato nel 1936 con lo scopo di collegare il porto inglese di Southampton a quello di New York, nel giro di pochissimo tempo non solo si affermò come una delle navi più famose del secolo scorso, ma si guadagnò anche il soprannome di “crociera delle star”. StanlioOllioQueenMary

Dopo essere stata il fastoso albergo galleggiante di personaggi come Clarke Gable, Winston Churchill, Greta Garbo e degli attori comici Oliver Hardy e Stan Laurel (Stanlio e Ollio), fino al 1939 la Queen Mary visse un periodo che oltreoceano viene definito come the height of luxury, l’apice del lusso. Un momento di gloria che però presto si dovette confrontare con un amaro destino, quando, con lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, venne adibita a nave per il trasporto militare. Ma le difficoltà legate al conflitto non riuscirono ad impedire quella che potremmo definire una vera e propria “risurrezione dalla cenere”, che nel 1947 ne vide un ritorno alla funzione originaria di nave da crociera, ruolo che venne portato avanti per 20 anni, per poi fermarsi definitivamente nel 1967 nel porto di Long Beach. Anche con i motori spenti, comunque, il transatlantico non cessò la sua funzione di struttura ricettiva, tanto da essere considerato al giorno d’oggi uno degli hotel più rinomati della California.

Pearl Harbor

Ma il fascino della Queen Mary non ha fatto innamorare solo i viaggiatori: sono numerosi i registi, che incantati dalla sua maestosità, hanno deciso di utilizzarla come sfondo per alcune scene di notissime pellicole. Il locale in cui ballano un lento Rafe ed Evelyn, protagonisti del film “Pearl Harbor”, per esempio, non è in realtà un club di New York (città dove è ambientato lo spezzone), bensì in un salone della Queen Mary, il cui nome appare anche alle spalle dei due innamorati quando salgono sulla scialuppa per ribadirsi il reciproco amore. Analogamente, in “The Aviator”, la scena in cui lo staff che collabora con il regista Howard Hughes si ritrova per il party di fine riprese, è stata girata nell’Observation Bar, quello che una volta era il caffè della Prima Classe, stesso luogo scelto per l’esibizione canora di Scarlett Johansson nel film “La verità è che non gli piaci abbastanza”. Se al lungo elenco di film che l’hanno vista come location, tra i quali anche “L’avventura del Poseidon”, “LA Confidential”, “Pirati dei Caraibi” e “What women want”, aggiungiamo quello legato a serie tv di fama mondiale, come “Love Boat”, “La signora in giallo” e “Beverly Hills 90210”, capiamo quanto sia forte il legame tra la nave ancorata a Long Beach e il mondo del grande e piccolo schermo.
Al di là delle apparizioni nelle sale cinematografiche e delle confortevoli stanze, la Queen Mary, è conosciuta anche per essere un’affermata attrazione turistica. Acquistando un biglietto d’ingresso come in un vero e proprio museo, infatti, è possibile visitare tramite un tour guidato gli angoli più nascosti della nave, nonché fare shopping nelle eleganti boutique e consumare un pasto vista oceano nei graziosi caffè e ristoranti situati a bordo. Ma è senza dubbio l’impressionante somiglianza con il Titanic uno dei punti di forza di questa “nave dei sogni”: non sono pochi i fan del colossal uscito nel 1997 che la visitano alla ricerca di un autentico viaggio nel tempo. Ammaliati dall’idea di assaporare per qualche ora l’epoca in cui Jack e Rose vissero la loro storia d’amore sul transatlantico più famoso del mondo, i visitatori curiosano nei lunghi corridoi abbelliti dall’elegante moquette, provano a manovrare il timone e si fanno fotografare accanto alle scialuppe di salvataggio, confortati dalla sicurezza che, a differenza dei loro beniamini, non incontreranno iceberg durante la permanenza a bordo.


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