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La Svizzera? Un grande studio all’aria aperta

26 Febbraio 2012

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La Confederazione è tra i luoghi prediletti dai registi di Hollywood e Bollywood. Tuttavia finora sono stati compiuti pochi sforzi per promuovere i paesaggi svizzeri come set esterni. Una situazione che il nuovo responsabile di Film Location Svizzera vuole cambiare.

svizzeraUn film di successo che presenta il paese in maniera positiva vale mille campagne promozionali. Svizzera Turismo ne è pienamente cosciente.

Da decenni la Svizzera è un terreno di gioco per James Bond, basti pensare al ristorante girevole sullo Schilthorn, quartier generale del cattivo di turno in Al servizio di sua maestà, o alla diga di Contra, in Val Verzasca, da dove 007 compie uno spettacolare salto con l’elastico in Goldeneye. 

Ad aver dato una spinta notevole al turismo sono però stati soprattutto i film di Bollywood. «Vi è una forte correlazione tra le pellicole indiane e il numero di turisti che visitano la Svizzera», osserva Federico Sommaruga, responsabile dei mercati emergenti e dei progetti speciali di Svizzera Turismo.
 
«Fino a dieci o vent’anni fa, l’indiano medio andava al cinema due o tre volte all’anno e se la storia d’amore lo accattivava e scopriva che il film nel quale era protagonista il suo attore preferito era stato girato in Svizzera, voleva visitare lo stesso posto. Per noi è stata un’eccellente promozione».
 
Tra il 1993 e il 2010, il numero di pernottamenti di turisti indiani è passato da 71'000 a 393'000, stando alle cifre di Svizzera Turismo. Inoltre, gli indiani spendono di più rispetto agli altri turisti: 300 franchi al giorno in media contro 174.

Non solo montagne

Negli ultimi due decenni, sono stati girati in Svizzera più di 200 film di Bollywood. Le praterie alpine sono un luogo privilegiato per dichiarare amore eterno alla propria fidanzata in sari e non è raro poter ammirare impressionanti coreografie di danza nel centro di Berna.
 
«La Svizzera ha la fama di essere molto cara, ma presenta anche dei vantaggi, poiché i luoghi pubblici sono spesso gratuiti. Una città non fattura nulla, contrariamente ad esempio a New York o Mumbai», sottolinea Heinz Dill, produttore che ha collaborato con Steven Spielberg nella miniserie Fratelli d’armi (Band of Brothers), girata in parte nel canton Berna.
 
«Girare in un aeroporto in Svizzera è più facile che in qualunque altro aeroporto del mondo. Vi sono anche delle compagnie ferroviarie private che apprezzano molto di collaborare con l’industria cinematografica».
 
Per il film di spionaggio francese Agents Secrets (2004), con Monica Bellucci e Vincent Cassel, la maggior parte delle riprese di inseguimento in auto sono state girate a Ginevra e Losanna, poiché filmare sulle strade ed autostrade è più semplice che in Francia.
 
Ne La morte sospesa (2003), film britannico che narra la storia realmente accaduta di due alpinisti inglesi, la Jungfrau, nell’Oberland bernese, è stata preferita alle Ande peruviane per la facilità d’accesso.

Paesaggi, ma anche infrastrutture

Anche in Svizzera, comunque, è vitale preparare il terreno, soprattutto nelle città, osserva Heinz Dill.
 
«A Ginevra è necessario chiedere un permesso alla polizia, all’ufficio che si occupa dei parchi o quant’altro con tre settimane d’anticipo, altrimenti al momento di girare si può incappare in una brutta sorpresa, ad esempio scoprire che la strada dove si voleva filmare è chiusa per lavori. A Losanna bisogna organizzarsi con un mese d’anticipo. Ogni città ha le sue regole».
 
Per attirare i produttori cinematografici e rendere loro la vita più facile esiste l’agenzia Film Location Switzerland (vedi riquadro). Essa si occupa, tra l’altro, di effettuare tutte le pratiche con le autorità locali, di semplificare le procedure amministrative, di garantire l’accesso alle ‘location’, di trovare dei tecnici e dei partner per la coproduzione.
 
«La Svizzera ha molte cose da offrire ai produttori stranieri, non solo dei paesaggi fantastici», annota Urban Frye, direttore di Film Location Switzerland.
 
Ad esempio, le società di produzione straniere possono farsi rimborsare l’IVA sborsata in Svizzera.
 
«La Svizzera ha un’ottima infrastruttura e se potessimo proporre dei pacchetti su misura per ogni film, penso che potremmo essere presenti su questo mercato internazionale molto competitivo», aggiunge Frye.
 
A livello regionale, esistono degli uffici di ‘location’ a Ginevra, Lucerna e Zurigo (a queste tre città dovrebbe aggiungersi a breve termine anche il Ticino). La Svizzera, tuttavia, è uno dei pochi paesi dove non esiste una struttura centrale professionale e permanente.
 
L’ultima produzione hollywoodiana su Guglielmo Tell, con Brendan Fraser nel ruolo principale, è del resto stata girata interamente in Romania.
 
«Ciò deve cambiare», afferma Frye, sottolineando che la troupe di questo film spende 30'000 franchi al giorno.

Prendersi per Daniel Craig

La promozione delle ‘location’ svizzere non sembra per ora essere una priorità delle autorità federali. Recentemente, il direttore dell’Ufficio federale della cultura Jean-Frédéric Jauslin, che ha una sezione consacrata esclusivamente al cinema, ha dichiarato che le priorità sono soprattutto il «sostegno e la promozione dei film svizzeri in patria e all’estero».
 
Per Heinz Dill occorre dar prova di creatività. «Penso che vi siano delle piste intelligenti da esplorare per penetrare questo mercato. Ad esempio in collaborazione con Svizzera Turismo. Non si parla di una montagna di soldi. Si potrebbero attirare dei produttori asiatici fornendo un piccolo aiuto, ad esempio dicendo loro ‘venite, girate per un tot di giorni e vi offriamo il biglietto aereo o un certo numero di pernottamenti’».
 
Federico Sommaruga è convinto che la Svizzera abbia tutte le carte in mano per avere successo a livello internazionale. «Abbiamo delle montagne, delle funivie, delle praterie, dei ponti di legno veri, non ricreati in studio».
 
E per mettere l’acquolina in bocca ai registi più esigenti, anche lussuosi alberghi a cinque stelle, come il Dolder Grand di Zurigo, dove sono state girate delle scene di uno degli ultimi ‘blockbuster’ hollywoodiani, Uomini che odiano le donne, in lizza per alcuni Oscar.
 
Agli ammiratori di Daniel Craig, l’albergo offre la possibilità di trascorrere due notti nella suite del film. Nel pacchetto è compresa anche una limousine per andare al cinema e una copia del libro di Stieg Larsson. Per la ‘modica’ cifra di 10'440 franchi non poteva del resto essere altrimenti.

 

Di Thomas Stephens, swissinfo.ch
Traduzione e adattamento di Daniele Mariani


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