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Pisa si trasforma in set cinematografico per "Il caso Collini"

16 Ottobre 2018

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Il regista Marco Kreunzpaintner ha girato alcune scene a Palazzo Gambacorti. Soddisfazione espressa dagli assessori Buscemi e Pesciatini
città pisaCineprese professionali, camerini, truccatori, attori, copioni, regista, scenografi. Tutto questo all'interno di uno dei palazzi più importanti per la storia cittadina. Palazzo Gambacorti per un giorno si è trasformato in set cinematografico, ospitando la troupe di Marco Kreuzpaintner, regista tedesco che sta girando alcune scene del film "Il caso Collini" a Pisa. Dopo il ciak di Bollywood di qualche giorno fa, quindi, la città della Torre si conferma meta gradita dai professionisti del settore cinematografico. Dalle 7 fino alle 19 la sede dell'amministrazione comunale fa da set per le riprese del film, con la grande soddisfazone dell'assessore al turismo della città di Pisa Paolo Pesciatini e l'assessore alla cultura Andrea Buscemi.
Il film è curato dalla co-produzione della Viola Film: in rappresentanza della dittà c'è Alessandro Passatore, che esprime la sua "grande soddisfazione per una produzione che prevede uno sforzo economico e organizzativo veramente importante". La pellicola verrà trasmessa sul grande schermo, "e questo è un ulteriore motivo di orgoglio", commenta Andrea Buscemi. "Queste operazioni amplificano la bellezza ed il richiamo della nostra città - prosegue l'assessore alla cultura - Pisa è stata scelta grazie alla sua particolare atmosfera che era stata esaltata già negli anni '60 con la Cosmopolitan, e prima ancora dagli anni '30 agli anni '50 con la Pisorno, che sfornava più film di Cinecittà. Mi auguro che le riprese effettuate per il film di Bollywood e per la pellicola odierna fungano da apripista per nuove occasioni di eco internazionale".
L'organizzazione del ciak è stata allestita anche con la collaborazione della Toscana Film Commission. "Vogliamo ringraziare tutti colori i quali si sono prodigati per l'allestimento del set e di tutto il contorno del film - hanno commentato dalla Constantin Film AG, produttrice tedesca del film - Pisa si è rivelata la scelta perfetta per le nostre scene".

I numeri e la trama del film

Sono state circa 40 le comparse italiane utilizzate per le riprese a Palazzo Gambacorti e anche nei locali dell'Hotel Vittoria: soltanto gli attori principali provengono dalla Germania. La pellicola uscirà nelle sale cinematografiche a marzo 2019, ed impiegherà un budget totale di circa 6 milioni di euro e 34 giorni complessivi di riprese (di cui quattro in Italia: uno a Pisa, due a Monteriggioni e uno a Montecatini Val di Palazzo Gambacorti viene utilizzato all'interno del film come quartier generale di una divisione dell'esercito tedesco nel corso della seconda guerra mondiale. La trama è ripresa dal romanzo di Ferdinand Von Schirach, di cui una parte è ambientata nell'Italia del 1944, e si sviluppa attorno ad un singolare caso di omicidio, la cui vittima è un anziano signore tedesco, assassinato dall'apparentemente insospettabile signor Collini. Nel corso della storia l'avvocato difensore dell'indiziato scopre che l'uomo assassinato aveva fatto parte di un battaglione delle SS che aveva fucilato 20 civili italiani. Collini, all'epoca del crimine un bambino di 8 anni, aveva assistito alla morte del padre, restando segnato per il resto della sua vita.

Fonte: PisaToday

 

 

Il Comune si trasforma in set cinematografico per "Il caso Collini"

Cineprese professionali, camerini, truccatori, attori, copioni, regista, scenografi. Tutto questo all'interno di uno dei palazzi più importanti per la storia cittadina. Palazzo Gambacorti per un giorno si è trasformato in set cinematografico, ospitando la troupe di Marco Kreuzpaintner, regista tedesco che sta girando alcune scene del film "Il caso Collini" a Pisa. Dopo il ciak di Bollywood di qualche giorno fa, quindi, la città della Torre si conferma meta gradita dai professionisti del settore cinematografico. Dalle 7 fino alle 19 la sede dell'amministrazione comunale fa da set per le riprese del film, con la grande soddisfazone dell'assessore al turismo della città di Pisa Paolo Pesciatini e l'assessore alla cultura Andrea Buscemi.

Il film è curato dalla co-produzione della Viola Film: in rappresentanza della dittà c'è Alessandro Passatore, che esprime la sua "grande soddisfazione per una produzione che prevede uno sforzo economico e organizzativo veramente importante". La pellicola verrà trasmessa sul grande schermo, "e questo è un ulteriore motivo di orgoglio", commenta Andrea Buscemi. "Queste operazioni amplificano la bellezza ed il richiamo della nostra città - prosegue l'assessore alla cultura - Pisa è stata scelta grazie alla sua particolare atmosfera che era stata esaltata già negli anni '60 con la Cosmopolitan, e prima ancora dagli anni '30 agli anni '50 con la Pisorno, che sfornava più film di Cinecittà. Mi auguro che le riprese effettuate per il film di Bollywood e per la pellicola odierna fungano da apripista per nuove occasioni di eco internazionale".

L'organizzazione del ciak è stata allestita anche con la collaborazione della Toscana Film Commission. "Vogliamo ringraziare tutti colori i quali si sono prodigati per l'allestimento del set e di tutto il contorno del film - hanno commentato dalla Constantin Film AG, produttrice tedesca del film - Pisa si è rivelata la scelta perfetta per le nostre scene".

I numeri e la trama del film

Sono state circa 40 le comparse italiane utilizzate per le riprese a Palazzo Gambacorti e anche nei locali dell'Hotel Vittoria: soltanto gli attori principali provengono dalla Germania. La pellicola uscirà nelle sale cinematografiche a marzo 2019, ed impiegherà un budget totale di circa 6 milioni di euro e 34 giorni complessivi di riprese (di cui quattro in Italia: uno a Pisa, due a Monteriggioni e uno a Montecatini Val di .

Palazzo Gambacorti viene utilizzato all'interno del film come quartier generale di una divisione dell'esercito tedesco nel corso della seconda guerra mondiale. La trama è ripresa dal romanzo di Ferdinand Von Schirach, di cui una parte è ambientata nell'Italia del 1944, e si sviluppa attorno ad un singolare caso di omicidio, la cui vittima è un anziano signore tedesco, assassinato dall'apparentemente insospettabile signor Collini. Nel corso della storia l'avvocato difensore dell'indiziato scopre che l'uomo assassinato aveva fatto parte di un battaglione delle SS che aveva fucilato 20 civili italiani. Collini, all'epoca del crimine un bambino di 8 anni, aveva assistito alla morte del padre, restando segnato per il resto della sua vita.



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